Da bambino guardavo i miei genitori in televisione, mi vergognavo di loro e nel contempo li ammiravo. Come membri del Consiglio nazionale hanno lottato per un'agricoltura vicina alla natura e hanno poi messo in atto i loro ideali in una fattoria nel sud...
Da bambino guardavo i miei genitori in televisione, mi vergognavo di loro e nel contempo li ammiravo. Come membri del Consiglio nazionale hanno lottato per un'agricoltura vicina alla natura e hanno poi messo in atto i loro ideali in una fattoria nel sud della Francia.
Poiché nella loro età avanzata la fattoria non è adatta come residenza, la vogliono lasciare in eredità a me e a mio fratello. Vogliamo continuare ciò che hanno iniziato o deluderli?
Non è la prima volta che dobbiamo prendere posizione nei confronti dei nostri genitori. Mentre mio fratello continua la loro lotta politica in veste di agricoltore e membro del Consiglio nazionale, io ho scoperto nel cinema la possibilità di prendere le distanze e rimanere comunque vicino a loro.
Mia madre proviene da una famiglia della classe operaia, mio padre da una dinastia di agricoltori. Le loro origini li hanno segnati, le loro vite però raccontano anche di una generazione che ha potuto realizzarsi e che ora ci rende amministratori della loro eredità.
L'eredità dei nostri genitori è sia un peso sia un privilegio. È legata all'aspettativa di difendere gli altri e prendersi cura della terra e dei beni. Ma è anche una sicurezza materiale che altri non hanno. Per il futuro della nostra fattoria si profila finalmente una soluzione. Ma sarà quella giusta? E cosa ne sarà dei miei genitori?